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Il Tribunale per i Diritti del Malato compie 40 anni

Perchè non accada ad altri

Un po’ della nostra storia: nel 1978 nacque a Roma il Movimento Federativo Democratico, e G. Quaranta pubblicò “L’uomo negato”, un saggio sulla condizione del malato che in ospedale soffre sia per la malattia che per le disfunzioni del sistema.

Nel 1979 la signora Maria Grazia C. passa alla storia per aver pronunciato la frase “…perché non accada ad altri…” in una lettera-denuncia per la morte della sua bambina avvenuta in ospedale in condizioni disumane.

Quindi nel 1980 si formano i primi gruppi di volontari in tutta Italia con lo scopo di lottare contro le sofferenze inutili dei malati. Viene proclamata la prima “Carta dei 33 diritti del cittadino malato”, ne seguono altre 89 in tutta Italia.

Il Tribunale del malato è costituito da circa diecimila operatori, tra cittadini comuni, volontari e professionisti, che propongono delle soluzioni per superare la burocrazia in campo sanitario, ma anche per compensare un’ingiustizia subita da un paziente.

L’attività del Tribunale, dunque, ha come scopi principali sia tutelare i diritti del malato sia contribuire alla riforma del servizio sanitario per garantire prestazioni qualitativamente migliori e più umane ai cittadini. L’obiettivo è quello di tutelare e promuovere i diritti dei cittadini in campo sanitario e assistenziale, nonché evitare delle discriminazioni.

Il Tribunale del malato lavora attraverso circa trecento sezioni locali sparse in tutta Italia ed attive in ospedali o servizi sanitari territoriali (Consultori e Asl); una struttura centrale per il coordinamento delle sezioni locali; gruppi tematici che lavorano su dei programmi specifici e gruppi di coordinamento regionale.

A ciascuna delle sezioni del Tribunale del malato si può accedere liberamente, perché sono delle realtà senza scopo di lucro. Il cittadino troverà un operatore che sarà disponibile ad ascoltarlo, a trascrivere la sua segnalazione (ad esempio, se ha subito un’ingiustizia o è stato vittima della malasanità) ed a fornire una risposta, previa consultazione con i servizi dell’Asl e dei consulenti della struttura. Presso le sezioni del Tribunale del malato, inoltre, vengono svolte attività come: la creazione di rapporti con i dirigenti dell’Asl; il monitoraggio delle strutture sanitarie (anche in base alle segnalazioni dei cittadini); la creazione e promozione di iniziative di informazione e di sensibilizzazione sul miglioramento dei servizi sanitari, soprattutto da un punto di vista di approccio umano con i pazienti.

La sua funzione, in base al regolamento approvato dell’Associazione CittadinanzAttiva, non è quella dell’assistenza legale che spetterebbe ad un avvocato ma quella di informare il cittadino sui suoi diritti. Vengono, ad esempio, offerti: aiuto e consulenza gratuiti in caso di abusi o ingiustizie subite; monitoraggio permanente sulle strutture di cui si ricevono delle segnalazioni; interventi sulle strutture stesse o sui servizi segnalati. Il TDM, nel quadro del suo obiettivo generale di contribuire al miglioramento, alla qualità e alla umanizzazione dei servizi sanitari, considera propri compiti fondamentali: garantire che ovunque un cittadino abbia necessità di assistenza, consulenza, aiuto per far valere legittime aspettative, esso possa trovare strumenti e opportunità per ottenere la tutela e la protezione dei suoi diritti; promuovere la partecipazione civica, affinché i cittadini stessi siano protagonisti delle azioni di tutela in ambito sanitario, sia mediante l’accoglienza nelle attività del TDM, sia mediante l’apertura di spazi di attivismo civico nell’organizzazione sanitaria

 

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