Comunicato stampaGrossetoSalute

Salute mentale e carenza di personale: una denuncia

Lettera aperta del Comitato di Partecipazione Sds Grosseto alle Istituzioni locali

Nell’esprimere sincero dolore per la morte della dr.ssa Barbara Capovani, uccisa da un suo paziente, e solidarietà ai suoi familiari, il Comitato di Partecipazione Sds Grosseto, che ben conosce come lavorano i servizi di salute mentale nella nostra Provincia e nella Toscana, non può tacere alcune riflessioni amare su questa ennesima “morte sul lavoro” che si doveva e si poteva evitare!

Questo gesto dannato ci colpisce molto perché non è un omicidio come altri.

E’ un’azione orribile compiuta da un malato proprio contro quel Servizio Pubblico che ha cercato di curarlo tramite quei troppo pochi operatori di salute mentale che con competenza, passione e a volte perfino abnegazione, vegliano sulla nostra salute mentale, sempre più bisognosa di cure in un mondo così pieno di incertezze e difficoltà.

Questo gesto dannato è una “morte annunciata” perché gli operatori sanitari da tempo non lavorano più in sicurezza.

Ora il colpevole è stato arrestato, forse sarà condannato a vivere in una Rems (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza)…? ma anche così il problema rimane: la scarsità del personale sanitario della salute mentale sempre più a rischio!

Da anni si continua a dire che si sta rafforzando la sorveglianza nei luoghi sanitari, soprattutto nei Pronto Soccorso… Se questo è vero, allora è doveroso chiedersi come mai, invece di diminuire, sono in continuo aumento gli episodi di aggressività e violenza nei luoghi di cura e nei PS?

Noi cittadini crediamo, ma sarebbe meglio dire sappiamo “per evidenza dei numeri”, come sa perfettamente chi governa la sanità pubblica, che la vera ragione di tutto ciò è la mancanza di personale sanitario… di ogni tipo!

E il maggior disastro è proprio nella Salute Mentale, dove aumenta a dismisura la domanda di cura per la crescente sofferenza della cittadinanza e diminuisce pericolosamente e colpevolmente l’offerta, esponendo sempre più a gravi rischi il personale che vi lavora e i cittadini e le loro famiglie che non trovano il sostegno dovuto.

Non si investe più in Salute Mentale, non si sostituisce chi va in pensione, mancano i posti letto per i ricoveri psichiatrici, le liste di attesa anche per la psichiatria infantile sono vergognose, gli operatori cadono spesso in burnout, i percorsi di riabilitazione sono insufficienti… Tutta la Sanità è malata nei numeri, ma la salute mentale è gravissima!

Ci si è forse dimenticati che la migliore qualità della vita, creata da un’efficiente Sanità Pubblica, fa risparmiare economicamente lo Stato e rinsalda la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni?

Chiediamo perciò alle Istituzioni locali, politiche e socio-sanitarie, di essere al fianco di noi cittadini in questa “battaglia di civiltà” incrementando subito il personale sanitario del servizio di Salute Mentale, oggi lasciato troppo solo e sotto pressione in un lavoro che non riguarda solo la cura dei singoli ma il benessere di tutta la comunità.

Grosseto, 25 aprile 2023

per il Comitato di Partecipazione Sds, Maria Platter, coordinatrice

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