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Prato: Ospedale S. Stefano meno piccolo, ma…

A seguito del recente, provvidenziale, intervento del Sottosegretario Antonello Giacomelli, avremo finalmente un ampliamento del nostro ospedale. A nostro modesto parere, non ancora sufficiente per le necessità della nostra area.
E’ fin dal luglio 2002 che abbiamo scritto più volte alle autorità Istituzionali di ogni livello, segnalando che ritenevamo insufficiente, per la nostra provincia, l’ospedale che nel dicembre 2001 era stato deciso di realizzare per Prato.
Fin da allora ci sembrava chiaro che la struttura che si andava progettando era sottodimensionata rispetto alla popolazione e del nostro avviso erano anche alcuni dirigenti ospedalieri locali dell’epoca.

Ora grazie all’onorevole Giacomelli si potrà fare un bel passo avanti con i nuovi 100 posti letto, e conseguenti spazi accessori, sicuramente si potrà dare più “respiro” ad Oculistica, Reumatologia e Neurologia, tenendo conto di dover trovare, a breve, soluzioni adeguate anche per Oncologia.

La ragione per cui non riteniamo sufficienti i 100 nuovi posti letto promessi è perchè fra residenti e non residenti siamo circa 280mila potenziali utenti, in crescita! Come è notorio, il Regolamento sugli standard qualitativi relativi all’assistenza ospedaliera approvato dalla Conferenza Stato – Regioni prevede un tetto di 3,7 posti letto ogni mille residenti (di cui 3 per gli acuti e 0,7 per riabilitazione e lungodegenze).
E’ risultato che applicando questo Regolamento a livello nazionale si dovrebbero addirittura tagliare circa 10mila posti letto in quanto ci sono regioni che superano (dati statistici trasmessi nel 2014) addirittura il 4,5 per mille!

Pertanto grazie all’impegno dell’onorevole Giacomelli avremo presto un ospedale meno piccolo, ma sicuramente dovremo fra qualche anno trovare ancora nuove soluzioni di ampliamento, a meno che non si capovolga la tendenza in crescita dei residenti (e non) nella nostra area.

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