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Corruzione in sanità: giornata nazionale

Oggi, giovedì 6 aprile 2017, in Italia  viene celebrata la seconda Giornata Nazionale Contro la Corruzione in Sanità  e per la salvaguardia del  Servizio Sanitario Nazionale.  Anche la sede di CittadinanzAttiva di Prato si sente chiamata a svolgere  una  attività  di sensibilizzazione sul territorio,  contro una corruzione che sta diventando sempre più di carattere strutturale e “culturale”.

Fortunatamente, da tempo, è già al lavoro una Centrale Anticorruzione Nazionale, coordinata da Raffaele Cantone, che con la Guardia di Finanza,  per specifica competenza,  insieme  con le altre  Forze dell’Ordine,  con impegno e scrupolosa attenzione stanno costantemente operando per far emergere la corruzione, gli sprechi e le frodi in sanità, nella  Pubblica Amministrazione e oltre.

Abbiamo preso visione del Rapporto 2016, reso noto dal Comando Generale della Guardia di Finanza, rilevando che rispetto ai Rapporti degli anni precedenti, la corruzione, gli sprechi e le frodi in sanità, nel nostro Paese,  sono in aumento. Dobbiamo tenere  presente che il Rapporto tratta solo i casi di corruzione, spreco e frodi  accertati,  conseguentemente siamo molto preoccupati per la corruzione,  gli sprechi e le frodi che ancora rimangono  celati  nel  sommerso.

Con i complessivi  13 miliardi di euro circa,  “scomparsi” in sanità per corruzione, sprechi e frodi,  fra accertati e stimati  nel corso del 2016, si sarebbe potuto procedere alla cancellazione di tutti i ticket sanitari a carico dei Cittadini.  Oppure realizzare  un centinaio di nuovi moderni ospedali, oppure fornire gratuitamente le medicine anche a chi non riesce più ad acquistarle e quindi è costretto a rinunciare alle cure. A questo proposito è il Censis che ci informa di come  nel corso del 2015, nel 47,1%  delle famiglie, almeno una persona ha dovuto rinunciare a una prestazione sanitaria o a specifici medicinali.  Avremmo  potuto acquistare decine di nuove e moderne strumentazioni tecnologiche per diagnostica strumentale,  facendo nel contempo anche una grande attenzione che non si venissero a  formare nuove sacche di corruzione, sprechi e frodi!
Probabilmente si sarebbe potuto investire anche in nuovi posti di lavoro nel pianeta sanità ( medici, infermieri, tecnici, ecc. )

Dobbiamo anche segnalare che nel corso del 2016,  nell’azione di contrasto all’usura,  altro odioso reato penale e  sociale,  solo dalla Guardia di Finanza sono stati denunciati 402 soggetti, di cui 87 tratti in arresto.  La crisi economica in atto ingrassa gli usurai.  Nel 2005 i commercianti toscani coinvolti nel giro degli usurai erano circa 5000.  Nel 2013 in Toscana erano per difetto,  in crescita, già circa  8000  i piccoli commercianti in mano agli strozzini.  Così suddivisi :  Firenze 2000,  Arezzo 800,  Grosseto 500,  Livorno 800,  Lucca 800, Massa e Carrara 300,  Pisa 800,  Pistoia 700,  Prato 700,  Siena 600. In questo momento non siamo in possesso di altre statistiche ufficiali per quanto riguarda le famiglie e altre attività d’impresa vittime del circuito dell’usura. Pochissime le denunce!!

Non possiamo non riflettere che da pochi giorni è stata pubblicata anche la relazione sul “nero” con gli ultimi dati statistici disponibili.  In questo caso l’economia in nero vola letteralmente oltre quota 110 miliardi di euro annui. Gli sprechi, la corruzione e il “nero” sono i peggiori nemici della società civile! Colpiscono duramente le categorie più deboli e indifese della Cittadinanza.

Le parole espresse dal Generale C.A. Giorgio Toschi, Comandante Generale della Guardia di Finanza, sono una dolorosa e inquietante  fotografia della realtà economica del nostro Paese

Per un Paese che stenta ad uscire dalla crisi, il contrasto all’evasione, la lotta agli sprechi e alla corruzione insieme alle truffe nella spesa pubblica, sono nodi assolutamente cruciali e urgenti.

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