Rassegna StampaSalute

Cure intermedie: importante delibera regionale

Un’importante delibera, sulla riorganizzazione delle cosiddette ‘cure intermedie’, è stata approvata dalla Giunta regionale della Toscana prima della pausa di Ferragosto.

Le cure intermedie sono quelle che il servizio sanitario garantisce, dopo le dimissioni dall’ospedale, alle persone più fragili, di età avanzata, con patologie croniche, per accompagnarle nel periodo post-ospedale, rendere la dimissione meno traumatica, evitare il riacutizzarsi delle patologie e nuovi ricoveri.

Nella delibera si sottolinea il significato delle cure intermedie: “una gamma di servizi integrati, rivolti per lo più alle persone anziane, per supportare la dimissione tempestiva, favorire il recupero dopo un evento acuto o riacutizzato, evitare ricoveri ospedalieri inappropriati e ridurre l’utilizzo della lungodegenza e dell’istituzionalizzazione”. Si tratta prevalentemente di “servizi forniti in un arco temporale a breve termine (20 giorni massimo), erogati in un ambiente residenziale, il cui obiettivo è quello di facilitare la dimissione precoce dall’ospedale, evitando il protrarsi dei ricoveri”.

La riorganizzazione dell’offerta di cure intermedie vuole garantire appropriatezza, continuità e omogeneità dell’assistenza. Per questo vengono individuate tre tipologie di assistenza, o – come si dice nella delibera – tre setting di cure intermedie residenziali:

  • residenzialità assistenziale intermedia (bassa intensità): l’assistenza medica è prestata dal medico di famiglia, che si avvale della consulenza specialistica programmata e dal medico di continuità assistenziale;
  • residenzialità sanitaria intermedia (media intensità): medico specialista di struttura in stretto raccordo con il medico di famiglia;
  • low care (alta intensità): medico di struttura.

Per tutte e tre le tipologie, la durata massima della degenza è di 20 giorni. Dopodiché il paziente potrà tornare al proprio domicilio, seguito comunque dal proprio medico di famiglia.

L’auspicio è che sia la base per fare superare una delle fasi più complicate nell’assistenza, ovvero la transizione tra il ricovero in ospedale e il ritorno a una vita il più possibile normale.
Per approfondire si veda l’articolo  su Toscana notizie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.